Comunicato CC 20/2019 – 24 settembre 2019
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Il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che apertamente prescrive ai governi europei di denigrare con più vigore il comunismo e cancellare ogni traccia (monumenti, nomi di vie e piazze, ecc.) dei successi del movimento comunista
Cosa insegna questo a tutti quelli che aspirano a una comprensione più avanzata delle condizioni, delle forme e dei risultati della lotta del proletariato e delle altre classi oppresse contro la borghesia e il clero per poterla spingere più avanti, fino all’instaurazione del socialismo?
Cresce in ognuno dei paesi europei il malcontento delle masse popolari per il corso catastrofico delle cose che i gruppi imperialisti impongono da quarant’anni a questa parte. La rinascita del movimento comunista è per la borghesia un pericolo incombente. Le masse popolari sono sempre più insofferenti. I risultati elettorali sono solo uno dei campi in cui esse esprimono il rigetto dei partiti e degli uomini politici impegnati ad attuare il programma dei gruppi imperialisti: eliminazione delle conquiste di civiltà e benessere che le masse popolari avevano strappato alla borghesia durante la prima ondata della rivoluzione proletaria (1917-1976) quando il movimento comunista era forte nel mondo, distruzione dell’apparato produttivo di beni, privatizzazione del settore pubblico dell’economia e dei servizi pubblici, aziendalizzazione delle scuole e degli ospedali, ricolonizzazione dei paesi oppressi, saccheggio e devastazione del pianeta, cambiamento climatico, riarmo e guerra.
Il Parlamento è una delle istituzioni dell’Unione Europea. L’UE è l’organismo creato dai gruppi imperialisti europei per imporre il loro programma. Ognuna delle sue istituzioni (in primo luogo la Commissione Europea e la Banca Centrale) è impegnata a farlo attuare ai governi dei singoli paesi. È un organismo che i gruppi imperialisti hanno creato e che fanno funzionare esplicitamente contro la volontà della massa della popolazione. Ogni volta che in qualche paese hanno indetto referendum, l’apparato di intossicazione delle idee e dei sentimenti di cui i gruppi imperialisti dispongono non è stato sufficiente e la maggioranza della popolazione ha detto NO. Essi hanno sempre più difficoltà a governare alla vecchia maniera. Ricorrono quindi a nuovi strumenti.
Questa è l’origine della Risoluzione contro il comunismo che il Parlamento Europeo ha approvato il 19 settembre. Con essa i gruppi imperialisti europei dichiarano apertamente la denigrazione che di fatto da anni praticano contro la prima ondata della rivoluzione proletaria sollevata nel mondo intero dalla nascita e dai progressi dell’Unione Sovietica di Lenin e di Stalin e dalla sua vittoria contro l’aggressione nazifascista scatenata da Hitler e Mussolini e benedetta dal Vaticano, dalla nascita della Repubblica Popolare Cinese, dalle vittorie di Cuba e del Vietnam. Continua a leggere →
Tag:comunismo, Fascismo, Lenin, Stalin, Unione Europea, Unione Sovietica, Vaticano